Recensioni

Midnight Sun; S. Meyer

Titolo: Midnight Sun
Autore: Stephenie Meyer
Editore: Fazi Editore
Valutazione: ⭐️⭐️⭐️⭐️/5

“Mi sforzai di trovare le parole per dare un nome ai sentimenti che dilagavano dentro di me, ma non avevo parole abbastanza forti per racchiuderli. Per un lungo istante, mi lasciai sommergere. Quando riemersi, non ero più lo stesso uomo. La mia vita era un’infinita, immutabile mezzanotte. Era necessario che lo fosse sempre, per me. Quindi com’era possibile che adesso, nel cuore della notte, stesse sorgendo il sole?”

Credo che questo romanzo non abbia bisogno di presentazioni o riassunti visto che la trama di Twilight, anche a grandi linee, è molto conosciuta sia grazie ai libri che ai film (e, perché no, anche le parodie).

Midnight Sun infatti ripercorre la storia del primo capitolo della saga, quello in cui avviene il primo incontro tra Bella, una diciassettenne appena trasferitasi a Forks, ed Edward, un vampiro che ha diciassette anni da quasi cento anni; la differenza con Twilight è che questa volta la storia non è narrata dal punto di vista dell’umana ma da quello de vampiro.

«Così, il leone si innamorò dell’agnello…», mormorai. Per un secondo i suoi occhi restarono aperti e accessibili, sennonché arrossì di nuovo e abbassò lo sguardo. Trattenne il respiro un istante e riapparve il suo sorrisetto malizioso. «Che agnello stupido», disse in tono scherzoso, stando al gioco. «Che leone pazzo e masochista», ribattei.

Questo libro doveva essere pubblicato a ridosso dell’uscita della saga originale ma a causa di alcuni capitoli che vennero resi noti contro la volontà dell’autrice durante la stesura dello stesso, la Meyer decise di accantonare il progetto per riprenderlo in mano solo di recente.

A parer mio questo disguido ha giovato alla riuscita finale del romanzo perché, dopo dieci anni, la scrittura dell’autrice è evoluta e maturata portando alla luce un libro che riesce a scavare nel profondo delle emozioni del protagonista, utilizzando uno stile più forbito che rispecchia ancora meglio la personalità di Edward.

Inoltre, secondo me, aver fatto passare così tanto tempo per pubblicare Midnight Sun ha fatto si che nei lettori amanti della saga nascesse nuovamente la curiosità di riscoprire il romanzo da un nuovo punto di vista, cosa che forse non sarebbe avvenuta a ridosso dell’uscita della saga originale visto che ormai Twilight veniva proposto in tutte le salse (libri, film, parodie, interviste ad attori, autrice ecc…) e le storie di vampiri spuntavano ovunque come funghi.

«Non prendertela con te stessa. Se fossi capace di sognare, sognerei te. E non me ne vergogno». Quanto avevo desiderato di poterla sognare! Quanto avevo sofferto per questo. E ora la realtà era migliore dei sogni. Non volevo perdermene nemmeno un secondo per nessuna forma di incoscienza.

Midnight Sun è un romanzo meno d’azione e più introspettivo rispetto a Twilight, dove le emozioni, i pensieri e i dubbi di Edward sono i veri protagonisti della vicenda.

Scopriamo altre sfaccettature del carattere del vampiro, le motivazioni e i retroscena che lo spingono ad agire in un certo modo.

La storia, per la maggior parte del romanzo, non ricalca pari pari quella di Twilight ma piuttosto ci mostra tutte quelle parti che dal punto di vista di Bella non avevamo potuto scoprire e avvenimenti che erano state tralasciati o toccati con superficialità nel primo libro; questo rende la lettura sicuramente più interessante e ci invoglia a continuare.

Troviamo molti flashback e racconti sulla vita passata di Edward e dei Cullen e scopriamo più dettagli su come si è formata la loro famiglia.

Viene messo più in luce il rapporto tra Edward e Alice di cui scopriamo il loro modo di comunicare tra loro grazie ai loro doni; anche Emmet finalmente esce dallo sfondo a cui era stato relegato nella saga originale e diventa un personaggio centrale, spesso al fianco di Edward.

L’unico appunto che mi sento di fare è che negli ultimi capitoli in cui la trama inizia ad andare più di pari passo con quella di Twilight (dal capitolo della famosa partita di baseball -se avete letto il primo libro sicuramente sapete di cosa parlo) nonostante il ritmo sia concitato, la lettura diventa più noiosa perché segue molto di più la trama originale.

Insomma, se vi è piaciuto Twilight vi consiglio di leggere anche Breaking Dawn perché sicuramente non ne rimarrete delusi; se invece la saga vi incuriosisce ma non l’avete mai letta questo è un ottimo punto di partenza.

«A me la notte piace», disse, inaspettatamente. «Se non ci fosse il buio non vedremmo le stelle».

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